sabato 17 febbraio 2007

Connesso con pensieri sconnessi

La Rete non è testo, immagini e filmati e stop. È flusso di informazione continua. È un ambiente virtuale. Non sei mai solo. La Rete non è solo il web. È la mail, sono gli instant messenger, è il VOIP di Skype, è giocare a World of Warcraft, sono le community. Sono le amicizie nate su Atlantide e gli amori sboccati su Yahoo! Relations. In una parola: è un ambiente.

Lontano il tempo in cui era concepita semplicemente come luogo sterile dal quale tirar fuori informazioni, considerata alla stregua di un qualsiasi banale libro di testo, con il valore aggiunto degli iper-link. No, è un ambiente dove si possono avere esperienze. Avviene la comunicazione one-to-many, one-to-many, ma anche many-to-many. In tempo reale, così come in differita. I bit che transitano possono cambiare la realtà. Un battito d’ali di farfalla a Tokyo può scatenare un uragano in Florida un mese più tardi, così come una linea invisibile univa la creazione alla generazione e il presente a un passato tanto prossimo quanto dimenticato.

Il bit transita, la mail arriva: hai l'informazione giusta e allora sopravvivi. Non hai l'informazione giusta e potresti morire. Il bit transita, e la cifra di una speculazione maestosa sui derivati di Chicago ti può rendere ricco. Il bit diventa potenza d'acquisto che a sua volta può essere convertita in beni reali. 100 euro addebitati sul C/C di una banca on line transitano ancora e quei due libri introvabili passano da Amazon.com a casa tua. Tu converti il bit in bene reale, Amazon incassa, la FedEx e la VISA guadagnano una commissione. E i titoli di tutte e tre le società fluttuano in Borsa, in base al numero di persone, che in un certo lasso di tempo hanno fatto la tua stessa cosa. La somma delle transazioni, genera per loro il ricavo, da cui deriva il profitto, che si scontra con le aspettative degli investitori, che a loro volta fanno delle transazioni azionarie...

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